Nel 2021 la certificazione PMP del PMI ha subito molti cambiamenti (guarda il nostro webinar per scoprire tutte le novità). Diversamente rispetto agli anni precedenti, i contenuti all’interno dell’Examination Content Outline bilanciano il contenuto della certificazione tra il metodo tradizionale di gestione dei progetti e la gestione dei progetti in modalità agile o ibrida. Inoltre, metà delle 180 domande dell’esame riguardano l’agilità.
Tra i nuovi concetti introdotti nel supporto ufficiale di formazione del PMI, si possono citare il Minimum Viable Product (MVP) e il Minimum Business Increment (MBI): due concetti molto conosciuti che vengono dall’ambito del Lean Startup e che sono inseriti nell’ambito dei metodi agili.
Origine e definizione del MVP
Nel 2001 Frank Robinson ha introdotto il concetto di MVP e lo considera il risultato del processo di sviluppo parallelo del prodotto e dei clienti.
Robinson ha constatato che il team spende molto tempo a sistemare delle funzionalità che non aumentano il valore e che generano dei rischi aggiuntivi. La soluzione è quindi quella di trovare il prodotto che abbia le caratteristiche minime sia per l’impresa che per il cliente. Si tratta del prodotto con caratteristiche sufficienti per l’adozione da parte dei clienti e la loro soddisfazione.
Nel 2011, il termine viene ripreso da Eric Ries nel suo best-seller « The Lean Startup », in cui parla della sua esperienza nella creazione di startup. Ries definisce il MVP come una nuova versione del prodotto, che permette al team di raccogliere il massimo di conoscenze sulle esigenze dei clienti e di convalidarli testando ipotesi. L’obiettivo era quello di minimizzare gli sforzi e il tempo di sviluppo del prodotto.
Lui cita come esempio Dropbox che ha utilizzato questo concetto e creato un video di 3 minuti per spiegare il funzionamento del prodotto. In una sola giornata, le iscrizioni sono passate da 5 000 a 75 000 senza poter avere il prodotto.
Il MVP inoltre permette di avere un rapido feedback da parte dei clienti in relazione ai loro interessi e preferenze senza dover creare in un processo di sviluppo lungo e che alla fine potrebbe essere non conforme alle loro aspettative.
L’utilità del MVP nella gestione di un progetto
Uno studio dello Standish Group realizzato nel 2013 su alcuni progetti di sviluppo IT, ha mostrato che solamente il 20% delle funzionalità vengono poi utilizzate frequentemente dai clienti e che il 50% delle funzionalità sono utilizzate molto poco. Il restante 30% delle funzionalità sono utilizzate di tanto in tanto ma non contribuiscono in modo reale al miglioramento della percezione dei clienti.
I risultati sono coerenti con il principio di Pareto, che si basa sulla seguente legge: L’80% degli effetti sono il prodotto del 20% delle cause. Infatti, l’adattamento di questa regola mostra che il 20% delle funzionalità permette di raggiungere l’80% della soddisfazione dei clienti.
Ricordiamo anche che il primo principio l’Agile Manifesto è quello di soddisfare il cliente rilasciando software di valore, fin da subito ed in maniera continua.
I risultati sopra citati dimostrano bene l’importanza del MVP nella progettazione e nello sviluppo di prodotti basati sul concetto della «minimalità» e della «redditività».
Secondo il PMI la creazione di un MVP ispira il team a raggiungere lo scopo del progetto. Quando i risultati sono troppo astratti o troppo lontani, i team possono scoraggiarsi o lasciarsi sopraffare. I prodotti MVP suscitano un senso di urgenza e un senso di realizzazione. Tutti questi elementi sono preziosi per il cliente, ma anche per il team di progetto.
L’idea di un processo iterativo è quella di creare una versione di un prodotto lordo e allo stesso tempo le impressioni del cliente. Quindi, le richieste di cambiamento e i problemi di progettazione sono identificati al momento giusto. Ogni ciclo è un’opportunità per migliorare il prodotto in modo iterativo e incrementale.
Si può anche comprendere perché questo concetto è stato ripreso qualche decennio più tardi, nella gestione dei progetti in modo agile che si basa sulla prioritizzazione e sull’organizzazione delle funzionalità in Backlog e sulla segmentazione del prodotto in iterazioni che consegnano per prime le funzionalità con maggiore valore.
Caratteristiche di un MVP
- Valore adeguato percepito dal cliente: Il MVP deve creare un valore sufficiente dal punto di vista dei clienti in modo tale da convincerli ad utilizzarlo.
- Sicurezza sui benefici futuri: Il MVP deve anche fidelizzare i primi clienti che hanno dato garanzia e visibilità sullo sviluppo dei benefici previsti.
- Miglioramento continuo: Il MVP è un processo iterativo di miglioramento continuo nel senso in cui si ha un accesso ai feedback dei clienti che possono essere integrati nello sviluppo di un prodotto futuro.
Alcuni esempi di MVP riuscito
- Zappos, lanciato nel 1999, la storia di successo del Lean Startup. Il suo fondatore aveva come idea quella di vendere delle scarpe su internet. L’idea non è sembrata troppo promettente perché all’epoca le scarpe dovevano essere provate prima di venire acquistate. Attraverso un sito semplice, pubblicava foto di scarpe di negozi vicini. Ad ogni richiesta ricevuta, acquistava le scarpe, le riconfezionava, le spediva e assicurava lui stesso il servizio post-vendita. Dopo l’aumento delle vendite, ha potuto convincere degli investitori a finanziare la sua startup che è stata poi acquistata da Amazon per 1 miliardo di dollari.
- Uber, al momento della sua creazione, associava degli autisti disponibili a trasportare dei passeggeri con persone che avevano la necessità di spostarsi. Nel corso del suo sviluppo, l’azienda ha aggiunto altre funzionalità per soddisfare altre esigenze dei clienti.
- Airbnb, due giovani designer sapevano che a San Francisco si stava per svolgere un congresso molto importante e che le camere d’albergo non erano più disponibili. Hanno quindi affittato le stanze del loro appartamento con alcuni servizi di base, Air bed and breakfast, da cui il nome della società. Con questo metodo hanno inventato un nuovo concetto di affitto eliminando l’intermediazione.
- Amazon ha cominciato la sua attività con la sola vendita di libri online attraverso un semplicissimo sito web.
Questi esempi concreti mostrano l’importanza del MVP nella creazione incrementale del valore e nella padronanza del rischio di non conformità fino alla consegna del prodotto finale.
Tecniche di prioritizzazione
Una delle caratteristiche fondamentali degli approcci agili è il mantenimento di un backlog di prodotto che riflette la lista delle capacità desiderate, redatte sotto forma di user story. Questa lista è prioritizzata presentando per primi gli elementi con il valore commerciale più elevato.
Tra le tecniche di prioritizzazione citate nello schema di certificazione PMP possiamo citare:
- Metodo MoSCoW: Classificare le funzionalità nelle categorie Must Have (vitali), Should Have (essenziali), Could Have (comfort) et Won’t Have (più tardi). Questo metodo permette di identificare un MVP.
- Modello Kano : Identificazione delle capacità realmente indispensabili a partire dalla classificazione delle funzionalità o delle capacità nelle categorie Must-Be, Performance o Attraente.
- Confronto a coppie: Consiste nel mettere a confronto ogni coppia di User story per determinare le US prioritarie.
- Metodo dei 100 punti: Ogni parte interessata distribuisce un totale di 100 punti sulle diverse User Story, così da poterle ordinare per priorità.
Il Minimum Business Increment (MBI)
Alcuni progetti migliorano o revisionano dei prodotti che sono già in uso. A questo proposito, il MVP non è necessario per valutarne l’interesse. L’utilizzo di un concetto di incremento di valore commerciale minimo (MBI) è più funzionale.
Il MBI è la più piccola quantità (incremento) di valore che può essere aggiunta ad un prodotto o un servizio che dà beneficio all’organizzazione.
- Minimum: la più piccola quantità di valore che può essere realizzata. Concentrarsi su un valore minimo consente di accelerare la realizzazione del valore e la facile gestione dei lavori (tempi, costi, ….).
- Business: Fornire valore da una prospettiva Business, rivolta ai clienti e in linea con la strategia Business dell’azienda.
- Increment: La realizzazione viene effettuata in modo incrementale per convalidare i risultati ed evitare sprechi ed il rischio di non conformità del prodotto o servizio finale.
Il MBI permette di avere una linea direttrice e un orientamento comune all’interno di tutti i team dell’organizzazione. I lavori di definizione, implementazione e messa in funzione sono concentrati sulla fornitura di un incremento ad alto valore aggiunto. Questo permette anche di sequenziare la lista di lavori basandosi sulla realizzazione di valore come criterio di base.
L’utilizzo di MVP è quindi giustificato nel caso della scoperta di alcuni elementi di valore e dentro un contesto di innovazione (nuovi clienti, nuovi prodotti e concetti). Mentre l’MBI viene utilizzato nel caso in cui i clienti o il prodotto già esistono e si desidera migliorare l’offerta esistente.
Se sei interessato a seguire un corso di preparazione alla certificazione PMP e ottenere le 35 Contact Hours necessarie per accedere all’esame, visita il nostro sito o scrivici per sapere di più sui nostri corsi a calendario accreditati dal PMI.