PRINCE2 è oramai il metodo standard per un’effettiva ed efficiente gestione di progetti. Approccio generico, best practice per la gestione di tutti i tipi di progetti, adattabile ai bisogni di ogni organizzazione e all’ambiente di progetto: i punti di forza di PRINCE2 sono tanti. Ed a questi si aggiunge la volontà da parte di Axelos di rispondere ai continui cambiamenti nel mondo del project management, attraverso aggiornamenti del metodo. L’ultimo aggiornamento, lanciato a giugno 2017, ha risposto alle moderne esigenze di flessibilità e agilità, grazie ad un maggiore focus sull’importanza dell’adattamento.
In QRP International crediamo sia importante condividere le esperienze di chi ha partecipato ai corsi PRINCE2 e soprattutto di chi già adotta e adatta il metodo nella sua realtà aziendale. Per questo abbiamo intervistato Francesco Genovese, Delivery Manager in Inmatica, certificato PRINCE2 da anni che insieme ai suoi colleghi applica quotidianamente la metodologia.
I: Ciao Francesco, di cosa ti occupi in Inmatica?
F: Sono responsabile della gestione di tutte le attività tecniche dell’’azienda. Avvio le strategie per la crescita tecnologica dell’azienda e professionale del personale. Supervisiono tutti i progetti in termini di delivery e profit & loss. Sono certificato PMP, PRINCE2 Foundation, Togaf Foundation e AgilePM.
I: Perché hai scelto di seguire il corso PRINCE2?
F: Nel 2010 Inmatica avviava un percorso formativo e strutturato verso la gestione dei progetti. Fu stabilito di intraprendere, per una serie di colleghi, la certificazione PMP del PMI in quanto si necessitava acquisire una disciplina internazionale in ambito project management, un corpo di conoscenze che coprisse l’ampio spettro di competenze e tecniche per la gestione dei progetti. Dopo qualche anno ci rendemmo conto che a integrazione della disciplina di project management fosse necessario un metodo integrato di gestione progetti (PRINCE2) che fornisse un insieme di processi e tematiche applicabili alla gestione di un progetto dall’inizio alla fine. Si aveva la necessità di comprendere un modello, di qui PRINCE2, che indicasse cosa fosse necessario fare, chi dovesse farlo e quando. A riguardo di come fare le cose, mediante tutta una serie di tecniche e strumenti, già ci pensava il PMBOK.
I: Consiglieresti il corso a qualcun altro? Perché?
F: Assolutamente è da consigliare. Il corso è da una parte efficace perché permette di superare la certificazione e in generale comprendere il metodo con un probabilità di successo, rispetto al fai da te, molto alta in quanto permette di focalizzare l’attenzione su aspetti metodologici sui quali da soli, soprattutto per le persone a digiuno di nozioni di project management, si farebbe molta fatica a recepire. Inoltre consente una gestione efficiente del tempo e quindi dell’impegno da applicare rispetto a uno studio fai da te.
Leggi l’articolo scritto da Francesco Genovese “Adattare PRINCE2 ad un rapporto commerciale cliente/fornitore” !
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