Le metodologie Agile sono quelle più naturalmente indirizzate a costruire resilienza grazie al fatto che il lavoro viene suddiviso in porzioni più piccole a cui corrisponde il delivery di una parte del lavoro che fin da subito si rivela utile per il cliente.
Ma cosa succede se, per qualsiasi motivo, non si potesse applicare un approccio Agile? Come il Project Management coopera con la resilienza? Come imparare ad applicare una competenza non tecnica come la resilienza in un ambiente tecnico come lo sviluppo di progetti?
Cos’è la resilienza? Definizione
Amit Sood, executive director del Global Center for Resiliency and Well-Being ha dato questa definizione di resilienza:
La resilienza è la capacità di superare le avversità, di riprendersi e crescere nonostante le difficoltà e il declino della vita.
L’enciclopedia Treccani definisce la resilienza come la capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi.
Chiunque lavori nell’ambito del Project Management sa quanto la resilienza sia un fattore fondamentale per la riuscita di qualsiasi progetto: saper far fronte a problemi, imprevisti e malfunzionamenti è sicuramente un prerequisito fondamentale.
Fatte queste premesse necessarie, nei prossimi paragrafi approfondiremo lo stretto legame tra resilienza e Project Management.
Resilienza e Project Management
La resilienza è fondamentale per fornire valore e continuità di servizio durante il verificarsi di eventi imprevisti: aiuta a recuperare rapidamente, a evitare ulteriori danni e a riportare le attività ad uno stato di normalità.
Questo è sicuramente uno degli elementi chiave che un Project Manager di successo deve saper fare e che si trova alla base della maggior parte dei framework e delle metodologie di Project Management.
Approccio resiliente ai progetti
Una disruption può provocare il fallimento di un progetto. Per questo motivo la maggior parte dei Project Manager si concentra sulla riduzione delle vulnerabilità, ma si rivela altrettanto importante al fine di concludere un progetto con successo che si ponga la giusta attenzione anche allo sviluppo di competenze di prontezza e risposta in situazione incerte. Un approccio resiliente si basa sull’unione di questi due approcci (azione preventiva e risposta).
La resilienza nei progetti è definita come:
La capacità di un progetto di rispondere, prepararsi e ridurre l’impatto delle disruption causate dall’ambiente di drifting e dalla complessità del progetto.
E la resilienza nell’ambito del Project Management si basa su 4 aspetti fondamentali:
- Proattività: capacità del progetto di anticipare alcuni eventuali aspetti o difficoltà.
- Capacità di coping: ovvero la capacità di far fronte a determinate situazioni e che consiste nella capacità di gestione dello stress e dei problemi.
- Flessibilità: capacità di gestire i problemi e le interruzioni sfruttandoli per realizzare un cambiamento.
- Persistenza: capacità di portare avanti un progetto nonostante le difficoltà.
Applicare la resilienza
Tutti gli stakeholder si aspettano di interagire con un/una Project Manager che sia sempre “sul pezzo”, soprattutto in situazioni ad alta tensione. Per questo motivo il/la Project Manager deve sempre tenere salde le redini del progetto e deve essere in grado di fare delle auto-valutazioni sul proprio livello di resilienza avendo una chiara comprensione degli obiettivi del progetto, delle aspettative degli stakeholder e di come soddisfarle.
Il/la Project Manager deve:
- Essere una figura di responsabilità, la tua autorità sia chiara e riconosciuta da tutti.
- Saper gestire il team e non solo i singoli professionisti.
- Essere disponibile sia per il team che per gli stakeholder.
Se questa figura tende a “perdersi” nei momenti difficili, non partecipa alle riunioni importanti, sbaglia le schedulazioni, dimentica di rispondere alle mail, … è un chiaro segno di bassa resilienza.
La bassa resilienza di un/una Project Manager si rivela un problema sia per il team che per gli stakeholder coinvolti nel progetto, che perdono fiducia nella figura del Project Manager, il ché potrebbe inficiare la buona riuscita del progetto.
Per approfondire le soft skill indispensabili per diventare un/una Project Manager, leggi il nostro articolo: Le 5 soft skill indispensabili per un Project Manager.
Formarsi alla resilienza
Nel 2019 Axelos ha pubblicato la ricerca Power of Professional Certification in cui veniva sottolineata la correlazione tra formazione e fiducia dei professionisti nelle proprie capacità e competenze professionali.
La fiducia e la consapevolezza delle proprie capacità è un fattore fondamentale per poter lavorare in modo resiliente e conoscere un metodo di Project Management che aiuti a sviluppare il progetto in modo efficiente, avendo una certificazione che attesti le competenze, è sicuramente un “booster” di fiducia.