Per le organizzazioni la formazione finanziata può essere un grandissimo aiuto per poter svolgere percorsi di formazione. In questo articolo approfondiamo gli aspetti fondamentali della formazione finanziata.
Fondi Paritetici Interprofessionali: cosa sono?
Prima di approfondire qualsiasi aspetto della formazione finanziata, bisogna prima fare chiarezza su questi enti, spesso poco conosciuti e “sfruttati” dalle aziende.
Obiettivo dei Fondi Paritetici Interprofessionali
Con la Legge 23 dicembre 2020, n. 388 è stato consentito alle aziende di destinare lo 0,30% del contributo obbligatorio per l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria, che viene versato all’INPS, alla formazione dei propri dipendenti.
I Fondi Paritetici Interprofessionali sono stati costituiti con l’obiettivo di promuovere e finanziare qualificazione e riqualificazione professionale dei lavoratori e rispondono a due tipologie di finalità:
- Fine economico: incoraggiando la competitività delle aziende grazie a dipendenti più formati e competenti.
- Fine sociale: incrementando l’occupabilità dei lavoratori attraverso nuove competenze che li rendono competitivi sul mercato.
Adesione ai Fondi Paritetici Interprofessionali
A seconda del settore di appartenenza, ogni azienda ha un fondo di categoria assegnato, ma può decidere gratuitamente e volontariamente di aderire ad un fondo differente.
Adesione e revoca devono essere comunicate all’INPS tramite la compilazione del modulo Modello di denuncia contributiva DM10/2l in cui bisogna indicare:
- Fondo scelto e relativo codice
- Numero dei dipendenti per i quali l’organizzazione versa il contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria
Il modello deve essere consegnato sia per l’adesione che per la revoca relativamente l’adesione ad un fondo, ed in entrambi i casi, la scadenza di consegna del modulo è il 30 giugno dell’anno corrente affinché le modifiche entrino in vigore il primo gennaio dell’anno successivo.
Tipi di formazione che si possono finanziare
- Formazione finanziata aziendale: attività organizzate e promosse dalle aziende stesse al fine di trasformare e aggiornare i processi lavorativi.
- Azioni formative pluriaziendali: quando aziende di piccole dimensioni hanno bisogno degli stessi corsi formativi o hanno le stesse necessità per quanto riguarda gli obiettivi di formazione, spesso presentano piani congiunti di formazione destinati ai dipendenti.
- Azioni formative individuali: organizzate quando l’obiettivo dell’azienda è quello di formare i dipendenti in base alle loro competenze (già acquisite e da acquisire).
Formazione finanziata: quando e come svolgerla
Per poter accedere alla formazione finanziata, una azienda deve affidarsi ad un commercialista o ad un consulente del lavoro affinché la comunicazione venga correttamente inoltrata sulla piattaforma INPS.
Conto Formazione, Conto Sistema e Contributo Aggiuntivo
- Conto Formazione: si tratta di un conto individuale a disposizione delle aziende, che consente loro di gestire le risorse finanziarie -versate e accantonate- per la formazione dei propri lavoratori in modo autonomo e immediato.
L’azienda accumula i versamenti sul fondo e vi attinge quando vuole iniziare le attività formative. I fondi possono essere accumulati per un tempo massimo di due anni, dopodiché, se non utilizzati entro lo scadere del termine, verranno impiegati per finanziare altri bandi di formazione. - Conto Sistema: si tratta di un conto collettivo di carattere solidaristico ideato per sostenere i processi di sviluppo e la formazione nelle aziende di piccole dimensioni. Favorisce l’aggregazione di imprese su piani formativi comuni in ambito settoriale o territoriale. La modalità di finanziamento per la formazione a cui si attinge, è attraverso la partecipazione a bandi dedicati presentando progetti formativi che vengono valutati e messi in graduatoria per accettazione.
- Contributo Aggiuntivo: le risorse vengono accantonate nel Conto Formazione in rapporto al numero di dipendenti di un’azienda. Per le imprese di piccole dimensioni è quindi più difficile accantonare il necessario per organizzare un percorso di formazione ed è per questo motivo che sono stati pensati degli Avvisi con contributo aggiuntivo e i fondi interprofessionali permettono di presentare piani formativi che integrino le risorse nel Conto Formazione alle risorse collettive del Conto Sistema (fino ovviamente ad un tetto massimo).
Il progetto formativo
Per poter accedere ai finanziamenti dedicati alla formazione, le aziende devono presentare un piano formativo completo in cui deve essere dettagliatamente descritto l’obiettivo organizzativo della formazione.
L’obiettivo organizzativo della formazione spiega quale traguardo l’azienda vuole raggiungere attraverso la formazione e come il percorso scelto possa sostenere questo processo.
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